Anna campanella (1944 - 1999)

Pubblicato il 9 maggio 2022 • Biografie

Nata a Grottaglie, il 28 ottobre 1944, si diplomò brillantemente all' Istituto d'Arte "V. Calò" della stessa città, ancora studentessa vinse un concorso per la decorazione di tessuti d'arredamento. 
Iniziò la sua attività di artista dipingendo e lavorando lungamente in varie botteghe di ceramiche artistiche di valenti artigiani, specialmente nel laboratorio di Salvatore Pinca. Dalla pittura passò subito alla scultura, preferendo quella a tuttotondo e avendo principalmente come modello la figura femminile. 
Nel 1965 incominciò ad insegnare Disegno e Storia dell'Arte presso il Liceo Scientifico di Francavilla Fontana, ove decise di risiedere e allestì il suo studio, dedicandosi alla scuola con impegno e amore. 
L'itinerario di Anna Campanella pittrice è ricco di numerose opere assai note, come: "La madre che allatta" produce forte suggestione per la sua espressività (con cui Le fu assegnato in premio la Coppa E.P.T. di Brindisi per il concorso "La Madre nell'Arte"), La figura di donna, Donne che danzano, Le ginnaste (segnalata al Trofeo "Magna Grecia" 1974). Opere per cui Le furono tributati lusinghieri giudizi di critica. 
Sulle tele della Campanella ricorre principalmente la donna in una complessa e varia gamma di atteggiamenti, come in Paura, Paternità, Donne che lavano (ed in questo dipinto Ella coglie un tipico atteggiamento della donna salentina). Più complessa tonalità di moduli cromatici si nota in Sala operatoria e in Le Lucciole. E senso cosmico si coglie in altre opere come in Riposo al sole e specie in Plenilunio. 
Anna Campanella ha prodotto dei pregevoli torsi femminili, dimostrando capacità plastica. Sfruttamento di luci ed ombre, effetti pittorici; la modulazione delle superfici e l'armonia delle linee rivelano una non comune padronanza tecnica, che trova la migliore realizzazione nel Nudo di donna, nella pienezza delle forme esprime una maturità che contrasta armoniosamente col volto ancora di adolescente, che con gli occhi chiusi ed i capelli cadenti, in bande, sembra inseguire un sogno, mentre le mani indugiano quasi in una carezza sul seno e sul ventre.                     Anna Campanella, deceduta il 25 giugno 1999, ha offerto con le sue opere un saggio importante delle sue capacità artistiche che portano ad avvicinarci con spirito semplice e sgombro di preconcetti suggeriti dal mondo esteriore, vedendo l'autrice nell'atmosfera del suo mondo spirituale.                                                                                                                                           

Di Anna Campanella hanno scritto:                                                                                                                                                                                                                                                Prof. Piero Argentina 
Prof. Ciro Santoro 


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